Un corpo che non risponde normalmente agli stimoli, una mente letargica e alienata, la sensazione di essere in guerra con sé stessi. “La mia vendetta non avrà il sapore del sangue. Avrà il sapore della gioia” Benedetta
In questa nuova graphic novel, Alix Garin racconta in modo esplicito e liberatorio la sua storia di malattia e ritorno a una nuova vita.
Dal tabù e le difficoltà dei classici problemi che si ritiene siano sono nelle nostre teste - soggetti cresciuti e socializzati come donne - sino alla liberazione dalle costrizioni di una società che ci vorrebbe sempre performanti, felici e appagati secondo modalità che non ci appartengono.
Dopo ‘Non mi dimenticare’, Garin riesce di nuovo ad abbattere le difese del lettore con una sincerità disarmante, senza risparmiarsi.
Per tutte quelle volte che abbiamo pensato che il corpo tradisse le nostre necessità, ogni volta che si è preferito rimanere in silenzio ed essere accondiscendenti con desideri non nostri. Una storia di fiducia, disperazione e scoperta.
Una storia lunga, non semplice e a tratti dolorosa, ma il senso di liberazione che si prova girata l’ultima pagina è impagabile.