Questa graphic novel, seconda opera di Anna Dietzel, è uno degli esempi di come il personale sia intrinsecamente intrecciato al politico.
Tutto parte dalla storia della nonna dell’autrice: Miranda, nata da genitori sloveni, cresciuta all’ombra del fascismo, innamorata dell’idea di panslavismo della Jugoslavia titina.
Una vita passata a sentirsi fuori posto, fuori fuoco. Un inno alla vita e ai ricordi della propria famiglia, ricordando una delle pagine meno raccontate del ventennio nero italiano.
È la voce di una nipote che cerca di cucire insieme i frammenti della storia della nonna, di capire da dove viene, di dare un senso a quelle radici familiari intrecciate a una storia collettiva più grande. Il fumetto diventa così un dialogo tra generazioni: tra chi ha vissuto sulla pelle le ferite del Novecento e chi, oggi, cerca di raccoglierne l’eredità e capirne il significato, raccontandolo attraverso gatti antropomorfi e tinte pastello.
Benedetta